MORPHEUS

Una scenografia teatrale, costituita da architetture neogotiche e naturalismi surreali, si accende di colori contrastanti ispirati alle tinte del film Giulietta degli Spiriti di Federico Fellini. Le pareti diventano portici affacciati su paesaggi onirici e lo spazio domestico sembra espandersi in un vedutismo futuribile che fonde pacati classicismi e vibrazioni techno.

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ETHNOS

Il naturalismo di superfici argillose si anima sottoposto a uno schema geometrico che ripete il motivo diagonale senza soluzione di continuità.
L’elemento primordiale si trasforma in materia plasmabile e diventa un pattern architettonico che gioca con luci e ombre  in un ritmo dinamico e tridimensionale di gusto vagamente etnico.

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ENSEMBLE

La materia bidimensionale delle pareti si trasforma in un sipario a livelli sovrapposti che mette in scena l’incontro tra forme monolitiche e aperture sinuose. La visione si sdoppia in connessioni dinamiche tra pieni e vuoti che, evocando le architetture di Louis Kahn, proiettano lo sguardo tra atmosfere rarefatte e superfici diafane come ricordi sensuali.
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